Che cos’è
È uno sconto sulla bolletta dell’energia elettrica, riservato alle famiglie a basso reddito e/o numerose.
Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.
Il bonus è stato introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (AEEGSI, ora ARERA), con la collaborazione dei Comuni. Il valore del bonus è determinato ogni anno dall’Autorità.
Chi ne ha diritto
Possono ricevere il bonus elettrico tutti i clienti domestici, intestatari di un contratto di fornitura elettrica, e:
- appartenenti ad un nucleo famigliare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro;
- appartenenti ad un nucleo famigliare con 4 o più figli a carico e ISEE non superiore a 20.000 euro.
Inoltre, possono ottenere il bonus le famiglie presso cui vive un malato grave che debba usare macchine a funzionamento elettrico per il mantenimento in vita, indipendentemente dall’ISEE.
I bonus sociali per disagio economico e per disagio fisico sono cumulabili qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità.
Durata del bonus
Il bonus elettrico è valido per 12 mesi prorogabile qualora il cliente abbia ancora i requisiti richiesti per l’ammissione.
Per i malati gravi, che necessitano di apparecchiature elettriche per il mantenimento in vita, il bonus è attivo senza interruzione e senza necessità di richiedere il rinnovo fino a quando sussista la necessità di utilizzare tali apparecchiature; il cessato utilizzo delle apparecchiature deve essere tempestivamente segnalato al proprio venditore di energia elettrica.
Come richiederlo
Dal 1° gennaio 2021 tutti i bonus sociali per disagio economico, tra cui quello elettrico, saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto senza che questi debbano presentare domanda,come stabilito dal D.lg. 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla Legge 19 dicembre 2019, n. 157. Sarà sufficiente che ogni anno il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate.
Se il nucleo familiare rientrerà in una delle condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, l'INPS invierà i dati (nel rispetto della normativa sulla privacy) al Sistema Informativo Integrato (SII), che incrocerà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto. Eventuali domande presentate dal 1° gennaio 2021 in poi quindi non potranno essere accettate dai Comuni e dai CAF e non saranno in ogni caso considerate valide.
Per i bonus di disagio fisico, ottenuta la certificazione ASL necessaria, occorre compilare l’apposita modulistica e consegnarla al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i Centri di Assistenza Fiscale CAF). I moduli sono reperibili sia presso i Comuni sia sui siti internet dell’Autorità (ARERA_BONUS) sia sul sito dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI (ANCI_BONUS).
Come si riceve il bonus
L'importo del bonus viene scontato direttamente sulla bolletta elettrica, non in un'unica soluzione, ma suddiviso nelle diverse bollette corrispondenti ai consumi dei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda.
Ogni bolletta riporta una parte del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta fa riferimento.
Per maggiori informazioni è disponibile lo Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente al Numero Verde 800.166.654